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1.
130) La locazione è:
A.
Un atto unilaterale
B.
Un contratto a titolo oneroso
C.
Un contratto a titolo gratuito
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2.
131) Nel contratto di locazione al conduttore:
A.
È attribuito il possesso della cosa
B.
È attribuita la proprietà della cosa
C.
È attribuita la detenzione della cosa
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3.
132) Quale normativa regola la locazione di immobili urbani destinati ad uso abitativo?
A.
Soltanto la L. 27 luglio 1978 n. 392
B.
Soltanto la L. 9 dicembre 1998 n. 431
C.
La L. 9 dicembre 1998 n. 431 e successive modifiche nonché la L. 27 luglio 1978, n.392, per la parte non abrogata
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4.
133) Quando gli immobili si definiscono urbani?
A.
Quando si trovano in un capoluogo di provincia
B.
Quanto si trovano in un capoluogo di Regione
C.
Quando non sono adibiti a finalità produttive collegate allo sfruttamento di un fondo rustico
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5.
134) La legge 431/1998 prevede:
A.
Due tipologie di contratto, di cui una basata sulla libera determinazione del canone, l’altra basata sulla predisposizione di tipi di contratto e sulla determinazione del canone compreso fra limiti prefissati
B.
Due tipologie di contratto con libera determinazione del canone
C.
Due tipologie di contratto senza libera determinazione del canone
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6.
135) Qual è la durata prevista per la prima tipologia contrattuale?
A.
Tre anni rinnovabili per un uguale periodo
B.
Quattro anni rinnovabili per un uguale periodo fatti salvi i casi previsti dalla legge
C.
Cinque anni non rinnovabili
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7.
136) Le norme sulla durata del contratto sono modificabili dalle parti?
A.
Sì, in ogni caso
B.
No, a pena di nullità del patto diretto a tale modifica
C.
Sì, a condizione che si riduca l’entità del canone
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8.
137) Qual è la durata prevista per la seconda tipologia contrattuale?
A.
Due anni rinnovabili per un uguale periodo (fatti salvi i contratti diretti a soddisfare esigenze abitative transitorie e per motivi di studio)
B.
Tre anni (fatti salvi i contratti diretti a soddisfare esigenze abitative transitorie e per motivi di studio)
C.
Sei anni (fatti salvi i contratti diretti a soddisfare esigenze abitative transitorie e per motivi di studio)
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9.
138) Per i contratti di locazione di immobili urbani ad uso abitativo è richiesto:
A.
Solo l’accordo verbale
B.
Solo la forma scritta
C.
La forma scritta e la registrazione
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10.
139) Nella locazione di immobile urbano destinato ad uso abitativo, la sublocazione parziale dell’immobile:
A.
È sempre vietata
B.
È sempre ammessa
C.
È ammessa salvo patto contrario
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11.
140) Nella locazione di immobile urbano ad uso abitativo è ammessa la cessione del contratto o la sublocazione totale da parte del conduttore?
A.
Sì, in ogni caso
B.
No
C.
Sì, a condizione che sia autorizzata dal locatore
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12.
141) Nella locazione di immobile urbano ad uso abitativo, qualora si verifichi la morte del conduttore:
A.
Gli succedono nel contratto soltanto il coniuge ed i figli legittimi
B.
Non è ammessa successione nel contratto
C.
Gli succedono nel contratto il coniuge, gli eredi, i parenti ed affini con lui abitualmente conviventi, il convivente more uxorio ed il convivente che abbia cessato la convivenza quando vi sia prole naturale
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13.
142) Qual è l’entità del deposito cauzionale?
A.
L’ammontare non è predeterminato, ma è lasciato alla libera determinazione delle parti
B.
Non può superare due mensilità del canone
C.
Non può superare tre mensilità del canone
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14.
143) Per gli immobili urbani quali case signorili, castelli, ecc., si applica:
A.
La L. 27 luglio 1978, n. 392
B.
Gli artt. 1571 e segg. c.c., fatti salvi i casi in cui le parti intendano applicare la L. 9 dicembre 1998, n. 431
C.
La L. 9 dicembre 1998, n. 431
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15.
144) La legge n. 431/1998 ha modificato la disciplina delle locazioni di immobili urbani ad uso “non abitativo” prevista dalla legge n. 392/1978 ?
A.
Sì, in quanto ha abrogato “per intero” la legge n. 392/1978
B.
No, in quanto l’abrogazione riguarda “solo” le norme sulle locazioni di immobili destinati ad uso abitativo
C.
Sì, in quanto contemporaneamente è stata emanata una nuova disciplina
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16.
145) Ai sensi della vigente normativa, la durata minima della locazione di immobili urbani destinati ad attività alberghiere è:
A.
Pari a nove anni
B.
Pari a sei anni
C.
Pari a quattro anni
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17.
146) Ai sensi della vigente disciplina, la durata minima della locazione degli immobili urbani destinati ad uso industriale, commerciale e artigianale è:
A.
Pari a sei anni
B.
Pari a cinque anni
C.
Pari a quattro anni
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18.
147) È ammessa per il locatore di immobili urbani ad uso “non abitativo” la facoltà di dare disdetta alla prima scadenza?
A.
No, in ogni caso
B.
Sì, in ogni caso
C.
No, ad eccezione dei casi previsti dalla legge
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19.
148) Come avviene la determinazione iniziale del canone degli immobili urbani ad uso “non abitativo”?
A.
In base all’accordo fra le parti
B.
In base alla normativa sull’equo canone
C.
In base agli accordi tra le associazioni di categoria
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20.
149) Nelle locazioni di immobili urbani destinati ad uso non abitativo, le indennità per la perdita dell’avviamento sono pari a:
A.
Ventiquattro mensilità (ventotto per le attività alberghiere)
B.
Diciotto mensilità (ventuno per le attività alberghiere)
C.
Quindici mensilità (venti per le attività alberghiere)
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21.
150) In presenza della risoluzione del contratto di locazione di immobile urbano ad uso non abitativo, per morosità del conduttore, spetta a quest’ultimo l’indennità per la perdita dell’avviamento?
A.
No
B.
Sì
C.
Sì, se la locazione è cominciata da più di quattro anni
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22.
151) Se l’immobile urbano è destinato ad attività professionale, spetta al conduttore, allo scioglimento del contratto, l’indennità per la perdita dell’avviamento?
A.
No
B.
Sì
C.
Sì, a condizione che l’attività sia stabilmente esercitata
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23.
152) Entro quanto tempo il conduttore deve esercitare il diritto di prelazione in caso di vendita dell’immobile urbano adibito ad uso “non abitativo”?
A.
Sessanta giorni dalla data di ricezione della notifica della volontà di vendere
B.
Sei mesi dalla data di ricezione della notifica della volontà di vendere
C.
Novanta giorni dalla data di ricezione della notifica della volontà di vendere
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24.
153) Quando la locazione ha ad oggetto una cosa produttiva, si definisce:
A.
Locazione produttiva
B.
Locazione imprenditoriale
C.
Affitto
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25.
154) Il comodato, il mutuo e il deposito sono:
A.
Contratti reali
B.
Contratti ad effetti reali
C.
Contratti che attribuiscono diritti reali di godimento
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26.
155) Il contratto di comodato può avere ad oggetto:
A.
Tutti i tipi di beni
B.
Soltanto i beni mobili
C.
Soltanto i beni immobili
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27.
156) Con il contratto di comodato al comodatario è attribuito:
A.
Il possesso della cosa
B.
La proprietà della cosa
C.
La detenzione della cosa
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28.
157) Il comodatario ha il potere di dare in uso ad altri la cosa oggetto del contratto di comodato?
A.
Sì
B.
No
C.
Sì, purché abbia il consenso del comodante
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29.
158) Con il contratto di mutuo:
A.
La proprietà delle cose passa al mutuatario
B.
La proprietà delle cose resta al mutuante
C.
Soltanto la detenzione delle cose passa al mutuatario
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30.
159) Il mutuo si presume:
A.
Produttivo di interessi, salvo diversa volontà delle parti
B.
Improduttivo di interessi, salvo diversa volontà delle parti
C.
Sempre produttivo di interessi, in quanto non è ammesso patto contrario
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31.
160) Qualora il mutuatario non paghi gli interessi convenuti, il mutuante può:
A.
Chiedere la risoluzione del contratto
B.
Chiedere l’annullamento del contratto
C.
Far dichiarare nullo il contratto
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32.
161) Il contratto di deposito:
A.
È naturalmente gratuito salvo diversa volontà delle parti
B.
Si presume oneroso
C.
Si presume gratuito e non è ammessa la prova contraria
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33.
162) Il contratto di deposito può avere ad oggetto beni immobili?
A.
No
B.
Sì
C.
Sì, a condizione che il contratto sia stipulato per iscritto
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34.
163) Il depositario può utilizzare le cose depositate presso di lui?
A.
Sì
B.
No
C.
Soltanto con il consenso del depositante
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35.
164) Il depositario può dare ad altri in deposito le cose ricevute?
A.
No
B.
Sì
C.
Sì, in presenza del consenso del depositante
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36.
165) Se il deposito è irregolare ossia ha per oggetto una quantità di denaro o altre cose fungibili:
A.
La proprietà delle cose passa al depositario
B.
La proprietà resta al depositante ed al depositario passa il possesso
C.
Al depositario è attribuita soltanto la detenzione
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